VALPERGA – Alla fine Michele e Pietro Cinotto, rispettivamente padre e figlio, la Dakar 2025 l’hanno domata. Una prova dura, impegnativa, ma allo stesso tempo straordinaria e ricca di emozioni quella che i due piloti canavesani hanno vissuto, completando le 13 prove (il prologo più le 12 tappe in calendario) che sono andate in scena in Arabia Saudita.
Iniziata da Bisha il 3 gennaio, conclusasi a Shubaytah il 17 del mese in corso, la competizione dedicata al rally raid più famosa al mondo ha messo a dura prova la resistenza fisica di piloti e navigatori, ma anche dei mezzi, i quali sono stati sollecitati in continuazione dal tracciato, ricco di insidie e difficoltà in ogni dove.
I nostri non si sono arresi ed alla fine hanno transitato sotto il traguardo finale. Nella personale sfida in famiglia a conquistare il risultato migliore è stato Pietro, classe 1986, il quale insieme al navigatore Martino Albertini sul Polaris numero 431 ha conquistato la 82esima posizione nella classifica assoluta, con un totale di 82 ore e 42 minuti, chiudendo 17esimo nella propria categoria, risultato che rappresenta il miglior riscontro conseguito nelle cinque partecipazioni sin qui vissute alla Dakar.
Papà Michele, nome e volto notissimo nel mondo delle quattro ruote ed in particolare dei rally, più volte al via della competizione, in questo caso affiancato da Alberto Bertoldi, ha chiuso la propria avventura con un altro Polaris, il numero 414, con il 105esimo posto nella generale, dopo oltre 122 ore di corsa, piazzandosi invece nella sua categoria in 23esima piazza.
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