martedì 8 Aprile 2025
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TORINO – La Reale Mutua Torino vicina ai bimbi del Regina Margherita

Capitan Matteo Schina ed Aristide Landi hanno trascorso un pomeriggio speciale con i giovani dei reparti di oncoematologia pediatrica e neuropsichiatria

TORINO – Quella realtà sportiva che risponde al nome di Reale Mutua Basket Torino è capace di essere protagonista non solo sul campo da basket, ma anche fuori, dimostrandolo attraverso una serie di iniziative legate alla socialità ed alla sensibilizzazione.

Proprio sotto tale aspetto, recentemente due dei giocatori del club gialloblu, protagonista della serie A2 nazionale (e che proprio oggi, domenica 6 aprile, è atteso da un importante confronto al “Pala Gianni Asti”), ovvero Matteo Schina e Aristide Landi sono stati protagonisti di un pomeriggio trascorso in mezzo ai giovani ospiti dell’Ospedale Regina Margherita.

Bambini e ragazzi, che sono nei reparti di oncoematologia pediatrica e neuropsichiatria del nosocomio del capoluogo piemontese, hanno trascorso alcune ore in serenità ed allegria insieme a Matteo ed Aristide (affiancati anche da Thor, la mascotte della squadra torinese), che tra momenti di gioco, foto, abbracci, parole e tanti sorrisi hanno regalato ai più piccoli, ma anche alle loro famiglie, tanto affetto vero e sincero.

“Sono contento di aver passato un pomeriggio con i ragazzi dell’ospedale – le parole di Schina, capitano della Reale Mutua Torino Basket – Mi hanno trasmesso una forza incredibile, affrontano ogni giorno sfide difficili, con il sorriso stampato in volto. Aver contribuito a regalare loro un po’ di leggerezza mi ha arricchito profondamente.”

“Nel reparto di oncologia abbiamo incontrato Giorgia, una forza della natura – ha, invece, raccontato un Aristide Landi, che ha sottolineato anche lui le grandi emozioni provate – una bambina sempre pronta a scherzare, sempre con il sorriso, anche nei momenti più duri. Abbiamo poi condiviso un momento importante con i ragazzi del reparto di neuropsichiatria: ci hanno fatto domande, ci hanno ascoltati, e noi abbiamo cercato di incoraggiarli a non smettere mai di credere in loro stessi”.

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