CASTELLAMONTE – Il Bushido Kai Centro Judo Canavese torna da Riccione con tanti sorrisi, una bisaccia piena di medaglie ma, soprattutto, la consapevolezza che questo gruppo, che è una famiglia, continua a portare avanti una filosofia di vita che è vincente, sul tatami come nelle cose di tutti i giorni.
Nonostante la “pattuglia” partita dal Canavese sia stata più ristretta rispetto al 2024 (con “soli” 21 rappresentanti, a fronte dei 61 di 12 mesi prima), alla fine lo staff tecnico e dirigenziale del Bushido Kai si può ritenere più che soddisfatto di quanto raccolto in occasione del Campionati Nazionale dedicati alla disciplina del judo.
Il bottino finale consiste, infatti, in ben 16 medaglie, ma anche un quinto posto e due settime piazze che ripagano i ragazzi e le ragazze del sodalizio nostrano del grande lavoro svolto in palestra. Non solo, perché a fine evento la società che ha sede in quel di Castellamonte ha chiuso con il quarto posto nella speciale classifica riservata ai club, piazzamento che, dopo una serie di profondi cambiamenti interni avvenuta recentemente, vale come un successo.
Entrando, come è doveroso, nello specifico dei riscontri individuali, oro e titolo nazionale conquistati da Emma Meaglia, Emanuel Pezzuto, Youssef Boulak, Layla Seren Bernardone, nonché da Nina Scellato, Giovanni Bruno e Gaia Cardaci.
Quattro, invece, gli argenti che sono stati portati in Canavese, in questo caso per merito di Elisabetta Corgiat Mecio, di Silvana Delaurenti, di Simone Caimotto e di Giovanni Martino Soardo, mentre sul gradino basso del podio si sono accomodati Paolo Ponsetti, Miriam Vironda, Maria Matei Turcanu, Stefano Manzoni e Filippo Dolcemaschio.
Fuori dal medagliere, ma comunque capaci di mettersi in luce in una competizione importante come il tricolore, anche Simone Grosso (quinta posizione per lui), Davide Vittone e Sara Hamouda (che si sono piazzati entrambi settimi).
Oltre ai ragazzi vanno ringraziati per quanto fatto il Direttore Tecnico (e presidente del Settore Judo UISP Piemonte), il maestro Mattia Faletto Mattia, la presidentessa di Giuria Nazionale, Gabriella Danove, quindi Fabrizio Ponsetti, Roberto Gioannini e Roberto Mazzer, nonché Mara Tessarin e Simone Grosso, i quali con il loro apporto, a vario titolo e nei modi più disparati, hanno fatto sì che questa nuova avventura agonistica targata Bushido Kai Centro Judo Canavese sia stata proficua non solo sotto il punto di vista dei risultati, ma in maniera particolare sotto l’aspetto umano, che in questa società è fondamentale.





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